Palazzo Chigi lavora sull’accelerazione dell’iter di approvazione dei progetti e sull’emanazione di un nuovo decreto per rivedere la governance attuale del PNRR. Ci si muove dunque su due fronti: internamente per il superamento delle difficoltà gestionali e normative e con Bruxelles che attende nei prossimi mesi diverse richieste di emendamenti del Piano. È stata annunciata anche una revisione del reato di abuso di ufficio e delle altre norme penali per i pubblici amministratori. Sul tema il presidente dell’ANCI si è espresso ribadendo la necessità di avere regole chiare sulla semplificazione per realizzare le opere del PNRR previste nei Comuni i cui bandi sono da chiudere nella stragrande maggioranza nel 2023. Regole chiare che si auspicano anche per quanto riguarda il fondo per le compensazioni per il prossimo anno: senza questi i bandi non potranno partire ma il doppio passaggio autorizzativo al MEF rischia di far allungare nuovamente i tempi.