Dopo la chiusura di molti degli avvisi e dei bandi delle amministrazioni centrali titolari per oltre 40 miliardi di euro, entra nel vivo la fase attuativa e la gestione locale dei progetti. Tali progetti dovranno trovare collocazione nel Documento Unico di Programmazione (DUP), se relativi ai lavori pubblici, nel piano triennale delle opere pubbliche e nell’elenco annuale. Anche gli enti locali più piccoli dovranno indicare nel DUP i progetti, insieme alle modalità di realizzazione e il rispetto degli obblighi previsti dal Piano, tra cui la verifica della sostenibilità degli oneri correnti necessari alla gestione e manutenzione, il monitoraggio e la rendicontazione. I contributi del PNRR e del PNC, essendo entrate vincolate per cassa e competenza, possono essere oggetto di variazioni di bilancio fino al 31 dicembre. Fino al 2026 le amministrazioni possono iscrivere i finanziamenti nel corso dell’esercizio o della gestione provvisoria. Per l’obbligo della perimetrazione devono essere creati capitoli di Peg come previsto dal funzionamento del sistema ReGiS, nel quale andranno riportate la missione, la componente, l’investimento i CUP.
Per approfondire si rimanda alla pag. 25 del Sole24Ore di oggi.