L’indagine La spesa ICT nella Sanità territoriale, condotta da AGID, costituisce un focus della rilevazione periodica effettuata annualmente sulla complessiva spesa ICT nella PA centrale e locale. Effettuata tra il mese di ottobre e quello di dicembre del 2021, l’indagine ha riguardato le strutture sul territorio: ASL, Aziende Ospedaliere, AO universitari, Policlinici e Istituti di cura a carattere scientifico, per un totale di 153 enti intervistati, ovvero il 76% di tutte le strutture pubbliche sanitarie del territorio italiano.
L’obiettivo dell’indagine, oltre ad aggiornare l’andamento della spesa ICT, è quello di fornire una panoramica sullo stato della digitalizzazione della sanità pubblica territoriale e sulle relative tendenze in atto, anche alla luce dei fondi PNRR in arrivo. Considerato l’ultimo dato a consuntivo, relativo al 2020, la spesa è pari a 673,8 milioni di euro, con una dinamica in crescita rispetto all’anno precedente del 13%. Il 2022 registra una stima complessiva di 874,6 milioni di euro di spesa ICT per un tasso di crescita del 14%: si inizia ad avvertire l’effetto PNRR su alcune voci di investimento anche se la risposta non è stata univoca all’interno del campione.
Infatti, il 61% dei rispondenti non ha ancora provveduto a stimare nelle proprie previsioni di budget eventuali fondi per progetti riconducibili agli obiettivi inseriti nel PNRR o dichiara di non averne visibilità; il 33% ha incluso l’impatto del PNRR sui dati previsionali a partire dal 2022 e solo un 2% ha stimato gli impatti già nei dati relativi al 2021. Il restante 4% ha già stimato i fondi previsti ma non li ha inclusi nella spesa ICT o è in attesa di ricevere autorizzazione da parte della Regione.
Si può dunque ipotizzare che il trend effettivo della spesa ICT della sanità territoriale nel 2022 possa risultare in qualche modo sottostimato, anche se non c’è certezza assoluta, poiché non tutte le strutture sanitarie potrebbero risultare beneficiarie dirette dei fondi previsti nella missione 6 o comunque centri di spesa.
Inoltre, a domanda diretta su quali soggetti del sistema sanitario rappresenteranno gli effettivi centri di spesa di tali risorse, i rispondenti hanno indicato nel 58% dei casi l’ente regione, nel 27% l’Azienda Ospedaliera per i progetti di propria competenza, per il 17% la Centrale di committenza preposta e/o la in house e per il 16% le ASL e/o le Aree Vaste. È interessante sottolineare però come nel 37% dei casi non sia ancora stato definito il centro di spesa che gestirà i fondi del PNRR.