Decreto Direttoriale che stabilisce i termini di apertura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazioni a valere sui Contratti di sviluppo per il sostegno di programmi di sviluppo coerenti con le finalità di sviluppare una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici (Missione 2, Componente 2, Investimento 5.3)

Il 26 aprile parte la gara per i 300 milioni del PNRR destinati alla creazione di una filiera di autobus elettrici (Missione 2, componente 2, Investimento 5.3). Ad anticiparlo è un articolo a pagina 8 del Sole 24 Ore di oggi, che informa che è stato firmato dal Ministro Giorgetti il decreto che punta a sostenere 45 progetti per la produzione di veicoli elettrici e connessi (con esclusione degli autobus ibridi) per il rinnovo delle flotte del trasporto pubblico locale.

Si utilizzeranno i contratti di sviluppo ma in alternativa, se non saranno assorbite tutte le risorse, si potranno attivare altre misure. Nella valutazione delle proposte il soggetto gestore, Invitalia, dovrà tenere conto anche della capacità di attivare una filiera, in pratica una rete di imprese fornitrici della capofila con particolare riferimento alle Pmi. Tra gli elementi di considerazione ci sarà la produzione di componentistica, l’industrializzazione di nuove tecnologie internet of things applicate al trasporto pubblico, di sensori e sistemi digitali per il monitoraggio continuo e la manutenzione predittiva, la guida assistita, la gestione delle flotte, la sicurezza dei trasporti, il dialogo bus-terra. I progetti potranno riguardare anche tecnologie e sistemi di ricarica elettrica.

Il Sole 24 Ore riporta che il MISE spera di attrarre domande da parte di diverse imprese italiane, evitando che i fondi PNRR vadano soprattutto a produttori extra-Ue a partire dalle imprese cinesi. Industria Italiana Autobus, Iveco, l’umbra Rampini sono alcuni dei possibili player e operazioni nel mercato dei bus elettrici sono allo studio di EnelX. Le domande si aprono alle 12 del 26 aprile e i programmi devono garantire l’attivazione della produzione di autobus o delle relative componenti entro il 30 giugno 2026. Possono essere finanziati anche progetti in essere relativi a domande presentate sulla base del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile (direttiva Mise del 19 novembre 2020).

Il 40% delle risorse è riservato a progetti nelle regioni del Sud e le imprese dovranno rispettare il DNSH e la priorità, in caso di incrementi occupazionali, all’assunzione di lavoratori che percepiscono interventi di sostegno del reddito, disoccupati per licenziamento collettivo o addetti che provengono da aziende del territorio coinvolte in tavoli di crisi.