IMPATTO OCCUPAZIONALE DEL PNRR NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI: NUOVI DATI DALLA BANCA D’ITALIA

Un nuovo rapporto della Banca d’Italia si concentra sull’impatto dell’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sul settore delle costruzioni. Secondo le stime, l’allocazione di 43,5 miliardi di euro per nuovi progetti nel settore delle costruzioni nel quadro del PNRR porterà a una media di circa 62.000 nuovi posti di lavoro all’anno nel periodo 2023-2026. Le regioni del Mezzogiorno, in particolare la Sicilia, la Calabria e la Basilicata, sperimenteranno un impatto occupazionale significativo in termini percentuale. Allo stesso tempo, regioni come la Liguria, l’Abruzzo e le Marche, coinvolte in importanti progetti di ingegneria civile come la costruzione di nuove reti ferroviarie e lo sviluppo dei porti, potrebbero richiedere professionisti tecnici altamente specializzati. È interessante notare che in alcune regioni, come l’Abruzzo e le Marche, dove si prevede un impatto occupazionale significativo, il numero di disoccupati con esperienza nel settore delle costruzioni è inferiore al numero di posizioni di lavoro create dal PNRR. Pertanto, la Banca d’Italia suggerisce che oltre alla mobilità geografica, potrebbe essere necessario fornire formazione mirata per acquisire le competenze operative più richieste o che possono essere apprese più rapidamente. In sintesi, il PNRR avrà un impatto positivo sull’occupazione nel settore delle costruzioni, con un notevole numero di nuovi posti di lavoro previsti. Tuttavia, sarà importante affrontare le sfide legate alla distribuzione geografica degli impatti e garantire che le competenze richieste siano disponibili nelle regioni interessate.