Entro giugno 2022, il Dipartimento della Funzione Pubblica deve conseguire il traguardo M1C1-56, che prevede l’entrata in vigore delle norme abilitanti la riforma del pubblico impiego. In un comunicato stampa facente seguito il Cdm del 2 febbraio, il Dipartimento rende noto che il traguardo è stato già ampiamente conseguito durante lo scorso anno, con il decreto-legge n. 80/2021 sulla riforma del lavoro pubblico e con l’art. 10 del decreto-legge n. 44/2021 che ha sbloccato, velocizzato e digitalizzato i concorsi. I due decreti hanno rappresentato gli interventi legislativi abilitanti rispetto alle attività organizzative e di implementazione su cui il Dipartimento sta attualmente lavorando e che saranno completate entro il primo semestre 2022. Tali attività consentiranno di anticipare alcuni interventi relativi al traguardo M1C1-58 con scadenza 30 giugno 2023, sempre relativa alla riforma del pubblico impiego. Nel merito, gli interventi principali su cui si concentra l’attività e che saranno completati entro giugno 2022 riguardano: i) la modifica del Dpr 487/1994 sui concorsi; ii) l’estensione delle funzionalità del portale del reclutamento InPA; iii) il rinnovo dei Ccnl (a opera di Aran) per il comparto funzioni centrali (firmato il 5 gennaio 2022) e per i comparti sanità ed enti locali; iv) l’adozione di linee guida e indirizzi da parte di Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Sna) sull’accesso alla dirigenza e di direttive del ministro e circolari del Dipartimento con riguardo all’applicazione delle nuove norme; v) l’attuazione delle norme sul Piao, Piano integrato di attività e organizzazione (approvazione Dpr e Dm). Al momento non si ravvisano elementi di criticità o di ritardo rispetto alle attività previste. Il Dipartimento segnala infine di aver già avviato tutte le attività volte all’attuazione di quanto previsto dal traguardo M1C1-57 in materia di semplificazione, che andrà conseguito entro il 31 dicembre 2022.