Emanuele Iannetti, responsabile del Polo Strategico Nazionale (Psn) dallo scorso ottobre ritiene che questo sia un periodo di accelerazione definitiva per il progetto del “cloud nazionale”, che ospiterà i servizi sensibili della Pubblica Amministrazione. La prima tappa prevede la migrazione delle prime 100 amministrazioni entro settembre 2024, al fine di rispettare gli obblighi richiesti dall’Unione Europea per l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Iannetti si mostra fiducioso, anche se sottolinea l’importanza di essere rapidi ed efficienti nell’implementazione del progetto. Finora, 41 amministrazioni centrali hanno aderito all’avviso nella Misura 1.1 “Infrastrutture digitali”, ottenendo un finanziamento di 157 milioni di euro su un totale di 374 milioni stanziati. Nel prossimo futuro, si prevede di firmare 30 contratti che permetteranno le prime migrazioni concrete verso il cloud. L’obiettivo è di raggiungere le 100 amministrazioni coinvolte nel Psn entro poco più di un anno. I risultati finora sono positivi e Iannetti non mostra preoccupazioni riguardo al raggiungimento degli obiettivi, né all’effettiva spesa dei 900 milioni di euro previsti dal PNRR. È probabile che verranno emessi ulteriori avvisi per coinvolgere altri soggetti e completare la migrazione verso il cloud, inclusi coloro che hanno già aderito al progetto.