IL MIT TRASFERISCE ALCUNI PROGETTI SUL FONDO DI COESIONE PER RISPETTARE LE SCADENZE PNRR

Il ministero delle Infrastrutture ha confermato la sua determinazione nel portare avanti i progetti infrastrutturali previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sfruttando tutte le possibilità di finanziamento disponibili. Ciò implica che alcuni investimenti, che non sarebbero stati completati entro il termine del 30 giugno 2026, previsto per la chiusura del Pnrr, saranno trasferiti ai fondi di coesione e, per quanto riguarda il settore energetico, al programma RepowerEU. Tra le alternative prese in considerazione, c’è anche la possibilità di reintegrare gli investimenti con fondi nazionali che erano stati sostituiti dal Pnrr, il quale aveva però stabilito il termine del 30 giugno 2026 per il completamento dei lavori. Tuttavia, ci sono diverse complessità da affrontare, specialmente per quanto riguarda la coesione, che deve rispettare vincoli territoriali più rigorosi e destinare l’80% delle risorse al Mezzogiorno, il doppio rispetto al 40% previsto dal Pnrr. Questa situazione dovrebbe escludere l’Alta Velocità ferroviaria Brescia-Padova tra i progetti trasferiti. Nel Mezzogiorno, l’attenzione per il settore ferroviario è focalizzata sulla tratta Salerno-Reggio Calabria, sulla linea Palermo-Catania e sul potenziamento del nodo ferroviario nella capitale regionale. Inoltre, a causa della mancanza di domanda, il numero previsto di 40 stazioni di rifornimento di idrogeno per il trasporto su strada è stato ridotto a 35, influenzando i negoziati con la Commissione Europea sugli obiettivi della quarta tranche di finanziamenti.