Sogin conclude lo smantellamento dell’impianto FN di Bosco Marengo che potrà ora essere utilizzato per il restauro di opere d’arte (Missione 1, Componente 3, Investimento 2.4)

È stato concluso lo smantellamento dell’impianto ex Fabbricazioni nucleari (Fn), a Bosco Marengo, il sito piemontese nel quale durante l’esercizio si fabbricava combustibile nucleare. Lo rende noto Sogin, la società pubblica che si occupa del decommissioning delle ex centrali nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi, precisando che “è il primo impianto italiano nel quale Sogin ha terminato le attività di smantellamento previste dalla Fase 1, raggiungendo il cosiddetto stato di brown field. Sogin si è resa disponibile a offrire alcuni edifici dell’impianto di Bosco Marengo, assieme ad altri delle centrali nucleari in dismissione di Caorso (Piacenza) e del Garigliano (Caserta), per custodire in caso di calamità naturali le opere d’arte del nostro Paese, nell’ambito dell’attuazione dell’Investimento 2.4 della Missione 1, Componente 3 del PNRR: “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di restauro per le opere d’arte (Recovery Art)”. Nelle situazioni ordinarie e non di emergenza, i siti nucleari dismessi potranno essere utilizzati per il restauro delle opere d’arte. Per questo investimento del PNRR, il decreto di riparto delle risorse è stato pubblicato il 28 aprile 2022, ma mancano – a parte il caso di Sogin per la parte dell’investimento relativa alla Recovery Art – ancora i dettagli sui soggetti attuatori.