Il D.L. 152/2021 (Recovery) è stato approvato nel Cdm del 27 ottobre

Approvato oggi, 27 ottobre 2021, in Cdm il nuovo decreto per l’attuazione del PNRR. Le manovre erano partite il 23 settembre scorso, quando il sottosegretario Garofoli aveva imposto ai ministri di far pervenire al più presto, al Dipartimento affari giuridici di Palazzo Chigi (Dagl) e al MEF, ulteriori proposte di norme attuative abilitanti ritenute necessarie per proseguire nell’attuazione del PNRR.

Secondo alcune Indiscrezioni riportate dal Foglio di sabato 25 ottobre, i ministeri avrebbero cercato di sfruttare il nuovo Dl per ottenere assunzioni extra. Il Min Sud per esempio riterrebbe necessaria una squadra di 10 esperti per riportare la struttura commissariale per la bonifica di Bagnoli nelle mani del sindaco Manfredi, e lo stesso vale per gli uffici che gestiscono i progetti delle Zone economiche speciali (Zes) nelle aree disagiate del sud. Invece, il Ministero dell’Agricoltura avrebbe fatto pervenire solo 4 richieste sulla semplificazione dei pagamenti per i contributi del PNRR, ma avrebbe anche spiegato che sui piani di agrovoltaico avrebbe bisogno di assumere nuovi ingegneri qualificati. Sembra che comunque molte delle richieste dei ministeri siano state scartate, così come alcune misure poco tarate sugli obiettivi e sui traguardi da raggiungere entro dicembre.

Le misure più solide tra quelle presentate sono quelle del ministero del Turismo, già anticipate dal Sole 24 Ore il 15 ottobre. Per quanto riguarda il ministero delle Infrastrutture, sembra saranno incluse nel Dl: una nuova procedura fortemente abbreviata per l’approvazione del contratto di programma di Rete ferroviaria italiana (il documento che definisce la programmazione degli investimenti ferroviari e il finanziamento da parte dello Stato); l’approvazione del piano degli invasi (dighe). Questa seconda norma, però, è stata approvata come emendamento al Dl 121/2021 alla Camera e bisogna verificare se sia necessario integrare la disposizione. Il Sole 24 Ore del 27 ottobre anticipa poi altre misure che entreranno nel nuovo Dl. Esse sono:

  • la creazione di un nuovo Comitato scientifico per la spending review.
  • A Difesa Spa, società controllata dal ministero della Difesa, sarà affidata la procedura di gara per la costituzione del Polo strategico nazionale;
  • l’istituzione del «Fondo per la Repubblica digitale» per progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale con l’obiettivo di aumentare le competenze tecnologiche della popolazione e con una dotazione fino al 2026 di circa 500 milioni;
  • la creazione di uno sportello unico digitale dove far confluire tutte le autorizzazioni per le Zone Economiche Speciali;
  • lo sblocco degli importi delle borse di studio universitarie e i requisiti di eleggibilità per l’accesso alle stesse, prevedendo che per tutto il periodo del PNRR sia il MUR a fissare i valori con proprio decreto. Contenuti anche nuovi criteri per l’adeguamento delle classi di laurea e una semplificazione e digitalizzazione delle gare per la costruzione di alloggi per studenti;
  • il contraddittorio per il rilascio dell’interdittiva antimafia per le imprese: l’azienda avrà venti giorni di tempo per presentare osservazioni scritte al prefetto che ha comunicato la presenza di elementi sintomatici di tentativi di infiltrazione mafiosa.

È probabile che, in occasione dell’approvazione del decreto nel Cdm di giovedì, Il sottosegretario Garofoli porti un aggiornamento sul conseguimento dei traguardi e gli obiettivi previsti per il 2021. Tra gli obiettivi ci sono piani di investimento e procedure impegnativi come quelli sulle risorse idriche, sul dissesto idrogeologico, sulla manutenzione dei ponti stradali, sulla riforma del trasporto pubblico locale, sulla infrastrutturazione delle Zone economiche speciali (Zes). Sul fronte delle riforme, è previsto anche un piano di spending review. Invece, le riforme della giustizia civile e penale, delle crisi di impresa, degli appalti sono già arrivate al traguardo o sono all’esame del Parlamento.