Il decreto interministeriale MIMS e Min Sud che ripartisce 630 milioni/EUR destinati dal PNRR alle otto Zone economiche speciali (Zes) meridionali e che costituisce uno dei 49 traguardi (+ 2 obiettivi) da realizzare entro il 2021 arriverà sul tavolo della Conferenza Unificata Stato-Regioni il 2 dicembre.
La quota più alta, pari a 136 milioni, andrà come previsto alla Zes Campania, seguita da quella calabrese con 111 milioni e 700mila euro, e dalla Zes Ionica con 108 milioni e 110mila euro. La Zes Adriatica beneficerà di 90 milioni e 292mila euro, quella abruzzese di 62 milioni e 900mila euro, la Zes della Sicilia Occidentale di 56 milioni e 800mila euro, quella della Sicilia Orientale di 54 milioni e 208mila euro, la Zes Sardegna di 10 milioni. Si tratta di risorse destinate a investimenti infrastrutturali, necessari a collegare le aree delle Zes alla Rete nazionale dei trasporti e con essa alle Reti trans europee, i cosiddetti “corridoi”, che faciliteranno il trasporto delle merci da e verso l’Europa in chiave Mediterraneo. I 630 milioni del PNRR vedono per poco più di 300 milioni le Regioni come soggetto attuatore. Rfi (Rete ferroviaria italiana) è attuatore per 95,7 milioni, Anas per 17 milioni e le Autorità di sistema portuale per 216.
Infine, la viceministra alle infrastrutture Bellanova ha anticipato che il decreto attuerà appieno l’articolo 49 del Dl 77/2021. Sarà infatti previsto nel decreto che, nell’esecuzione dei contratti, le imprese dovranno garantire occupazione giovanile e occupazione femminile almeno per il 30% del fabbisogno necessario.