Il Sole 24 Ore del 15 gennaio dedica un approfondimento alla spesa prevista per ogni missione del PNRR nel 2022, basato sui dati contenuti nelle schede tecniche inviate a Bruxelles nell’aprile del 2021. Nonostante si tratti di dati su cui è avventa la negoziazione del Piano, dalla lettura delle schede si apprende unicamente a quale misura le risorse programmate sono collegate, ma non si ha contezza su come concretamente le stesse saranno impiegate. Il PNRR è un programma basato sul raggiungimento di traguardi e obiettivi, su cui per ora si concentrano unicamente gli sforzi di trasparenza del Governo.
La missione 1 vede 56 progetti con una spesa di 7,9 miliardi per: il Piano «Italia a 1 giga» (482,9 milioni); il Piano per il 5G (77,5 milioni); Transizione 4.0 (4.295,3 milioni); la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche (562,3 milioni); la competitività delle imprese turistiche (416 milioni); il Piano per satelliti ed economia spaziale.
La missione 2 vede in tutto 40 progetti per una spesa prevista di 6,3 miliardi. Si tratta di: Superbonus (1.586,7 milioni); l’investimento in metro e bus per il trasporto locale pulito (472,4 milioni); la bonifica dei siti orfani (200 milioni); il sistema di monitoraggio delle reti idriche (150 milioni); il rinnovo della flotta dei treni verdi per i servizi regionali (100 milioni); il piano logistico per l’agrifood (130 milioni); i contributi per la meccanizzazzione dei settori agricoli e agrindustriali (100 milioni).
Per la missione 3 si prevede un investimento nel 2022 di 2,9157 miliardi. Oltre alle grandi opere, si registra la forte accelerazione (299 milioni dopo i primi 50 del 2021) del progetto Ertms.
La missione 4 vede un totale di spesa pari a 6,057 miliardi. Si tratta degli Its (380 milioni); delle nuove aule, scuole innovative e laboratori (550 milioni); delle infrastrutture di ricerca (200 milioni); dell’estensione del tempo pieno (260 milioni); dei dottorati di ricerca innovativi per Pa e Patrimonio culturale (144 milioni).
La missione 5 vede un totale di spesa pari a 3,143 miliardi per le politiche attive per il lavoro (un miliardo) e per la rigenerazione urbana e housing sociale che totalizzano una spesa di 956 milioni.
La quota di finanziamenti 2022 prevista per la missione 6 è di 1,219 miliardi e sarà destinata allo sviluppo delle cure intermedie all’assistenza domiciliare; alla telemedicina e all’ammodernamento tecnologico degli ospedali.