Idrogeno e PNRR: Sfide e opportunità per l’Italia

 Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destina 2,9 miliardi di euro allo sviluppo dell’idrogeno in Italia, con sei linee di investimento che spaziano dalla ricerca alla realizzazione di infrastrutture per la produzione e l’utilizzo del vettore. La scadenza del 2026 è molto stretta, suscitando preoccupazioni tra gli operatori, che temono che i progetti complessi non possano essere realizzati in tempo. Le risorse del PNRR sono suddivise tra aree come hydrogen valleys, elettrolizzatori, e la transizione verso l’idrogeno nei settori hard to abate.
Il ministero dell’Ambiente sta monitorando attentamente il cronoprogramma, con l’unità di missione PNRR che segue da vicino i progressi. Tuttavia, nonostante il quadro normativo si stia configurando senza particolari intoppi, la messa a terra dei progetti risulta ancora complessa. La produzione di idrogeno in aree industriali dismesse e il passaggio dal metano all’idrogeno verde sono due tra le sfide più significative. Se le risorse vengono attivate secondo i tempi, l’Italia potrebbe raggiungere importanti obiettivi, ma il rischio che gran parte degli investimenti resti sulla carta è concreto. Gli operatori e gli esperti del settore sperano che gli incentivi annunciati e la Strategia nazionale possano stimolare un effettivo sviluppo dell’idrogeno nei prossimi anni.