Il premier Mario Draghi ha firmato il Dpcm che istituisce il tavolo permanente per il partenariato economico sociale e territoriale: un organismo che vedrà la partecipazione di 32 sigle. Tra queste, gli enti locali, i sindacati, le imprese, comprese le associazioni di edili, commercianti, artigiani, agricoltori, le cooperative, le banche, ma anche il terzo settore, il mondo dell’università e della ricerca. Il presidente del Consiglio potrà «individuare un coordinatore tra personalità» con «elevate competenze e comprovata esperienza». A seconda dei temi saranno invitati anche i singoli ministri.
Una storia più complessa riguarda il Dpcm in via di perfezionamento per il reclutamento dei mille professionisti e tecnici a sostegno degli enti locali, con contratti di collaborazione a tempo, che ha incassato l’intesa in Conferenza unificata. Le Regioni entro il 27 ottobre devono stilare i loro piani territoriali, mentre le risorse per l’operazione, che ammontano a 320,3 milioni/EUR a valere sul fondo di rotazione del PNRR, saranno assegnate in tempi serratissimi. Previste cabine di regia regionali incaricate della «pianificazione, gestione e verifica delle attività degli esperti».
Infine, è atteso la prossima settimana il nuovo “decreto Recovery” con ulteriori norme di semplificazione per velocizzare l’attuazione piano.