Gare per lavori triplicate rispetto al 2021: cruciali le semplificazioni del DL 77/2021

Il Sole 24 Ore di oggi anticipa alcuni dati contenuti nel Rapporto congiunturale 2022-2026 dell’Osservatorio opere pubbliche del Cresme, secondo i quali sono andati in gara lavori per 20.046 milioni di euro, il triplo di quello che si fece nello stesso periodo del 2021. Buon risultato anche per le aggiudicazioni di gare, che sono state 9.292 milioni nei primi tre mesi del 2022. I dati sui bandi di gara, che comprendono anche concessioni e appalti di servizi oltre ai lavori, evidenziano un incremento delle infrastrutture nel loro complesso del 282%, attestandosi a 17.697 milioni. I settori che più hanno spinto sono le telecomunicazioni (6.231 milioni) con un incremento rispetto al 2021 di 260 volte, l’energia (6.353 milioni) con un incremento del 925%, le infrastrutture ferroviarie (1.185 milioni) con un incremento del 51,8%, le metropolitane (438 milioni) con un incremento del 568%.

Un ruolo cruciale secondo il Sole 24 Ore è stato giocato dalla spinta potente del PNRR sia per i numerosi bandi di gara in corso di ultimazione, sia per la semplificazione del decreto-legge 77/2021, che consente di mandare in appalto opere dotate di progetto di fattibilità tecnica ed economica (sia pure rafforzato con le linee guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici). Questo anticipa il momento della gara rispetto al progetto definitivo o esecutivo, prevedendo poi nell’ambito del contratto aggiudicato ulteriori livelli di progettazione.