Foti: sul Pnrr chiediamoci non “quanto abbiamo speso”, ma “se stiamo spendendo bene”

Nel suo intervento all’evento Match Point di Confartigianato, il Ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti, ha dichiarato che “i fondi europei rappresentano una risorsa cruciale per il Paese, ma l’attenzione va spostata dalla quantità alla qualità della spesa. Una parte significativa delle risorse, dal PNRR ai Fondi di Coesione, raggiunge direttamente il sistema delle imprese e l’artigianato, rendendo fondamentale l’uso corretto di ogni euro”. Per quanto riguarda il PNRR, Foti ha sottolineato che l’ansia principale non deve essere “quanto abbiamo speso”, ma “se stiamo spendendo bene”. Il piano prevede una spesa totale di 194 miliardi, ma 122 sono a debito, il che rende ancora più importante l’utilizzo dei 72 miliardi a fondo perduto. L’Italia sta procedendo: sono stati aperti 365.000 progetti e 202.000 sono già stati conclusi. La spesa certificata ammonta a circa 83 miliardi di euro, ma il Ministro ha ribadito la necessità di semplificare le procedure burocratiche che penalizzano soprattutto i piccoli Comuni.
Sul fronte dei Fondi di Coesione, Foti ha annunciato un risultato storico: l’Italia ha rendicontato il 99,18% dei fondi della programmazione 2014-2020. Nonostante i ritardi della nuova programmazione (2021-2027) dovuti al Covid e alla sovrapposizione con il PNRR, la Commissione Europea ha proposto una riprogrammazione volontaria che permette alle Regioni di investire in settori strategici. Tra questi, l’innovazione, la resilienza idrica, l’approvvigionamento energetico, il social housing e la difesa da minacce ibride, come attacchi informatici e disinformazione. Foti ha concluso con un messaggio chiaro: l’Italia deve battersi in Europa per ottenere regole più semplici e una burocrazia snella, perché la burocrazia ha un costo per le imprese che, ha detto, “oggi equivale a quello dei dazi americani”.