Come riporta il Sole24Ore del 27 novembre a pag. 6, sul 2023 saranno pagati 500 milioni, il resto è spalmato sul 2024-27 con una progressione che concentra 3,5 miliardi sull’ultimo anno. L’iter previsto dalla bozza della legge circolata la scorsa settimana prevedeva due elenchi ministeriali, a gennaio e giugno, dei progetti da coprire e a stretto giro la conferma da parte degli enti locali che poi, una volta ricevuta la preassegnazione del contributo, avrebbero dovuto indicare il fabbisogno effettivo entro cinque giorni dal perfezionamento del codice di ogni gara. Nella versione circolata nella giornata di sabato scorso l’ultimo passaggio è sparito, ma le riunioni tecniche si susseguono e puntano a ulteriori semplificazioni che potrebbero rientrare nel testo finale o presentarsi come emendamenti nella corsa parlamentare della legge. Per superare gli ulteriori ostacoli in fase realizzativa il Governo punta alla modifica della governance e la semplificazione delle procedure: due decreti sono previsti entro fine anno.