Fondi di coesione: un’opportunità mancata?

I fondi europei di coesione rappresentano uno strumento cruciale per ridurre i divari tra le regioni più sviluppate e quelle più svantaggiate dell’Unione Europea, ma la loro efficacia continua ad essere discussa. Nicola Pini, giornalista economico esperto di politiche europee, esamina l’impatto di questi fondi nel corso degli anni e delle difficoltà italiane nell’utilizzarli appieno.

I fondi di coesione, che costituiscono circa un terzo del bilancio comunitario, hanno avuto un ruolo decisivo nel rilancio economico di paesi come la Spagna e la Polonia. In Italia, sebbene abbiano contribuito al miglioramento delle infrastrutture e alla crescita economica, non sono riusciti a sanare il divario strutturale tra nord e sud.

“Senza questi fondi, i problemi sarebbero stati sicuramente maggiori, ma non sono stati risolutivi,” afferma Pini. Guardando ai dati più recenti emerge una realtà preoccupante. Nel ciclo di programmazione 2014-2020, l’Italia è riuscita a spendere solo il 62% dei fondi disponibili, lasciando oltre 20 miliardi inutilizzati. “Questa inefficienza potrebbe ripetersi anche nel ciclo 2021-2027”, avverte Pini, evidenziando che ad ottobre 2024, solo il 3,5% dei 75 miliardi di euro disponibili è stato speso.

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