L’Emilia-Romagna ha ricevuto dall’Unione europea finanziamenti superiori a 10 miliardi di euro per il periodo di programmazione dell’ultimo settennio, inclusi 375 milioni destinati alla ripresa e alla ricostruzione post-alluvione del maggio 2023. Questi fondi, parte di iniziative come il PNRR, Next Generation EU, politiche di coesione e fondi strutturali, mirano a sostenere la crescita e lo sviluppo regionale. L’assessore regionale Paolo Calvano ha evidenziato come tali risorse offrano opportunità uniche al sistema pubblico e privato regionale.
Nella Sessione europea 2024 dell’Assemblea Legislativa, sono stati definiti obiettivi e richieste dell’Emilia-Romagna all’UE, inclusi il supporto alla gestione dell’intelligenza artificiale, lo sviluppo delle energie pulite, la transizione ecologica, la resilienza idrica, il potenziamento delle biotecnologie e la tutela dei minori.
L’Emilia-Romagna supera la media italiana in vari indicatori chiave, avvicinandosi agli standard UE in termini di occupazione, sviluppo, diritti e altri settori. La regione ha espresso il desiderio di continuare a essere protagonista nell’integrazione europea e contribuire all’integrazione di stati non ancora membri dell’UE, partecipando a iniziative come il programma di cooperazione territoriale transnazionale Interreg Ipa Adrion 2021-2027, che ha approvato 67 progetti per 85,8 milioni di euro.
Confrontando gli indicatori regionali con gli obiettivi UE, si osserva che l’Emilia-Romagna registra un’occupazione del 74,8% contro lo standard UE del 78%, una percentuale di giovani Neet dell’11,9% rispetto al limite UE del 10%, investimenti in ricerca al 2,28% del PIL contro l’obiettivo UE del 3%, produzione di energia rinnovabile al 21,8% rispetto al target UE del 42%, e un tasso di abbandono scolastico del 9,5% contro l’obiettivo UE del 9%.
