Il DL 36/2022 è in sede di conversione al Senato. In una nota del 3 maggio 2022, l’Anci ha richiesto:
- che la pubblicazione dei bandi e la ricezione delle domande dei candidati con il portale unico del reclutamento diventi facoltativa per gli enti locali. Il decreto prevede che questa forma sia vincolante per tutte le Pa a partire da novembre e le modalità per l’estensione a regioni ed enti locali sono affidare a un decreto del ministro per la Pa da adottare previa intesa in Conferenza Unificata. La richiesta dell’Anci è motivata con l’esigenza di «non aggravare le procedure di reclutamento di ulteriori adempimenti»;
- di allentare le limitazioni introdotte a comandi e distacchi: con le nuove previsioni, sono possibili dallo scorso 1° maggio solo nel 25% dei posti per i quali è andata deserta la copertura tramite mobilità volontaria. Il che rende di fatto inapplicabili questi istituti all’ampia maggioranza degli enti locali;
- che il costo degli aumenti contrattuali 2019/2021 non sia incluso nei calcoli sulle capacità assunzionali delle amministrazioni.
