Tutte le istanze presentate al MEF per l’accesso al “Fondo opere indifferibili” sono state accolte ma restano ancora 700 mln di euro che è possibile riutilizzare per ridurre l’impatto degli extracosti per i quali si rischia di non avere il paracadute per il prossimo anno in termini di revisione dei prezzi e/o compensazioni. In questo contesto fanno ancora discutere gli effetti degli aumenti dei prezzi per i materiali da costruzione. L’Associazione Nazionale dei costruttori registra segnali positivi di una discesa dei principali materiali per l’edilizia a settembre 2022 rispetto alle impennate subite già dalla seconda metà del 2020. Se per i materiali i prezzi sono scesi quasi ai livelli del 2021 manca ancora molto per raggiungere i livelli del 2019, discorso che vale in maniera ancora più preoccupante per i prezzi energetici. Il riassorbimento in corso non basta e la preoccupazione delle imprese edili riguarda principalmente il mantenimento delle attività dei cantieri.