Due terzi dei musei italiani non hanno un piano a medio-lungo termine per la digitalizzazione, nonostante i 500 milioni di euro stanziati dal PNRR per la strategia digitale e le piattaforme culturali. Secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura del Politecnico di Milano, dal 2020 la percentuale di istituti senza un piano è scesa dal 76 al 68%, una diminuzione positiva ma insufficiente per evitare sprechi di risorse. Andrea Cancellato, presidente di Federculture, sottolinea che la digitalizzazione è un processo continuo, necessario per mantenere e ampliare l’accessibilità dei prodotti culturali. La spinta alla digitalizzazione viene dalle nuove tecnologie e dalla pandemia, che ha bloccato l’accesso fisico ai materiali culturali. Francesca Cruciani dell’Osservatorio del Politecnico evidenzia l’importanza di sviluppare competenze interne per gestire le soluzioni digitali, evitando approcci superficiali che non garantiscono la sostenibilità a lungo termine. Il PNRR prevede, entro dicembre 2025, corsi di aggiornamento per 30.000 operatori culturali.