Dal 2 gennaio è diventata obbligatoria la digitalizzazione degli appalti pubblici nel rispetto del Nuovo codice dei contratti e in concordanza con gli obiettivi del PNRR (milestone M1C1-75). Adesso sono operative la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, sotto gestione di ANAC e il fascicolo virtuale dell’operatore economico. Non saranno più disponibili invece i regimi transitori di pubblicità legale nei contratti pubblici, l’uso delle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate delle stazioni appaltanti e centrali di committenza qualificate e infine le azioni relative al ciclo di vita dei contratti compresi nell’ecosistema di approvvigionamento digitale. Sono previste proroghe al 30 giugno per casi particolari. Approfondisci.