Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato la graduatoria definitiva relativa all’investimento per la realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della gestione dei rifiuti. In questo contesto, Roma non riceverà i finanziamenti PNRR per la realizzazione dei due bio-digestori anaerobici per trattare 120mila tonnellate ciascuno di rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata e dei due impianti per la selezione della carta e della plastica. Quello di Roma non è un caso isolato, infatti, nessuna delle grandi città metropolitane italiane ha ricevuto finanziamenti in questo senso, anche in conseguenza della scelta del Ministero di finanziare al 100% i progetti ammissibili in base al punteggio raggiunto. Erano disponibili 450 milioni di euro per proposte ammissibili fino a 40 milioni di euro, in sostanza poco più di 10 impianti finanziabili nella loro interezza, col 40% di questi fondi destinati al nord e il 60% al centrosud. Un primo tentativo di recupero sarà fatto attraverso il dl Aiuti quater e inoltre verrà coinvolta l’Anci per intervenire sul Governo, proprio in virtù del fatto che le grandi aree metropolitane italiane sono rimaste a corto di risorse per questo bando. Roma Capitale ha partecipato a un altro bando del dicastero relativo alle isole ecologiche e ai cassonetti che però è ancora in valutazione. In questo caso la richiesta di finanziamento è di circa 10 milioni, uno per ciascuna delle 10 isole ecologiche che il Comune intende realizzare entro il 2030 (Agenzia Dire; www.dire.it)