La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha dichiarato che il nuovo codice consentirà ad un’ampia quota di appalti di non essere più sottoposti alle regole di piena pubblicità, trasparenza e concorrenza, a causa della soglia eccessivamente elevata definita per le procedure ordinarie.
Un’altra critica è in relazione alla procedura per le autorizzazioni preventive, che è rimasta pressoché intatta. Infine, la flessibilità concessa ai settori speciali, come le norme sulla fase di esecuzione del contratto o anche quelle sull’illecito professionale, dovrebbe essere analoga ai settori ordinari; tanto più, ove si consideri che i settori speciali rappresentano una componente sempre più rilevante della domanda pubblica.