Corte dei Conti europea su Fondi Ue: spesa fuori controllo, PNRR e debito futuro

La spesa dell’Unione Europea presenta ancora un livello di irregolarità “rilevante e pervasivo”. Nonostante un calo rispetto all’anno precedente, il tasso di errore complessivo per il 2024 si attesta al 3,6%, ben al di sopra della soglia di materialità del 2%. È quanto emerge dalla relazione annuale sul bilancio UE pubblicata il 9 ottobre 2025 dalla Corte dei Conti Europea (CCE). Per il sesto anno consecutivo, i revisori dei conti hanno emesso un parere negativo sulla spesa, evidenziando come una parte sostanziale dei fondi europei non sia stata utilizzata in conformità con le regole.
Per quanto riguarda il Next Generation EU, e in particolare l’RRF la Corte ha riscontrato irregolarità in 6 dei 28 pagamenti a fondo perduto effettuati nel 2024 e ha notato una “tendenza all’aumento dell’impatto finanziario di tali irregolarità”. Tra le criticità emergono debolezze sistemiche, come la definizione vaga di alcuni traguardi e la persistente inaffidabilità delle informazioni fornite dagli Stati membri.
La relazione lancia un allarme ancora più forte sui rischi futuri legati al crescente debito contratto per finanziare il Next Generation EU. Secondo le stime della Corte, l’esposizione debitoria dell’UE potrebbe superare i 900 miliardi di euro entro il 2027, quasi dieci volte il livello pre-pandemia.