Con i “progetti bandiera” aumenta il protagonismo regionale nel PNRR

Il Consiglio dei ministri di ieri, 14 aprile 2022, ha sancito la firma di un Protocollo tra il Dipartimento per gli Affari Regionali e i Ministeri titolari di almeno un investimento del PNRR. L’obiettivo: approvare 21 progetti bandiera, uno per ogni Regione e Provincia Autonoma, facilitare la loro realizzazione e monitorarne l’attuazione.

L’iniziativa dei progetti bandiera si inserisce in un quadro di un maggiore coinvolgimento delle regioni nel PNRR, che potranno così selezionare un progetto di particolare rilevanza strategica per il loro territorio. Molte regioni hanno già individuato il tema su cui concentrare gli sforzi; spiccano in questo elenco i progetti bandiera legati all’idrogeno, selezionati da Basilicata, Puglia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Marche e a seguire le opere idrauliche, scelte da Abruzzo, Calabria e Molise. Gli altri progetti hanno ad oggetto, ad esempio, la sanità, prediletta da Liguria e Lombardia, il digitale per Valle d’Aosta, Trento e Bolzano, la rigenerazione urbana, la sostenibilità e l’inclusione a partire dal territorio (il progetto SUSA del Lazio), la gestione della risorsa idrica e del rischio idrogeologico.

Nei prossimi mesi verranno conclusi tra il Ministero degli Affari Regionali e delle Autonomie, l’Amministrazione titolare dell’intervento e la Regione o Provincia Autonoma proponente del progetto, degli accordi operativi trilaterali, che definiranno le modalità attuative dei progetti bandiera. 

Un’altra importante novità derivante dall’ultima seduta del Consiglio dei ministri è costituita dalla possibilità che i fondi inutilizzati del PNRR possano cambiare destinazione, all’interno della stessa missione, e andare a rafforzare la dote dei “Progetti bandiera” delle Regioni.