In Italia, il numero di comunità energetiche rinnovabili (Cer) fatica a crescere.
Se ne contano meno di un centinaio eppure i benefici, sotto molteplici profili, che esse offrono sono ormai noti: tra i vari, l’efficienza energetica nell’ottica di una transizione verso un sistema energetico sostenibile, la riduzione dei costi energetici o l’evidente impatto sociale. Con riguardo all’ultimo aspetto, si pensi alla promozione dell’inclusione sociale attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, così rafforzando il senso di appartenenza e responsabilità collettiva e la riduzione delle disuguaglianze economiche legate ai costi energetici; alla maggiore consapevolezza ambientale e autosufficienza energetica; ancora, all’impulso a uno sviluppo economico locale; al rafforzamento della coesione sociale, valorizzato dalla base volontaria dell’iniziativa; e alla spinta all’innovazione sociale, attraverso laboratori di sperimentazione di nuove tecnologie e modelli di business sostenibili.
Commento del 20 agosto 2024 a Silvia De Nitto sul Sole 24 ore.