Le imprese edili sono a rischio paralisi: a dicembre scade il provvedimento contro il caro-materiali, e senza proroghe e finanziamenti rischiano di operare con prezzi inadeguati. La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, avverte che senza interventi i cantieri potrebbero fermarsi. Il settore attende ancora pagamenti per 1,8 miliardi di euro, relativi soprattutto al 2022. Di 1,8 miliardi, 1,3 sono ancora da ripartire e 500 milioni sono già ripartiti ma non trasferiti. La situazione riguarda opere ordinarie e infrastrutture come Napoli-Bari e Verona-Padova, ma anche edilizia scolastica e sanitaria.La preoccupazione è che le difficoltà siano dovute non solo a ostacoli burocratici, ma alla mancanza di copertura finanziaria. |