Il governo sta intensificando gli sforzi per attuare il PNRR. Oggi, a Palazzo Chigi, si svolgerà una cabina di regia per fare il punto sulle rate del PNRR e definire nuove soluzioni previdenziali. Tra le proposte in esame c’è Quota 41, che consentirebbe il pensionamento con 41 anni di contributi a circa 100 mila persone, inclusi molti dipendenti pubblici. Tuttavia, gli assegni pensionistici saranno ricalcolati con il metodo contributivo, riducendo l’importo fino al 20%. Questa misura, facoltativa e in deroga alla legge Fornero, mira a rispondere alle esigenze di bilancio e alle indicazioni di Bruxelles, mantenendo l’equilibrio finanziario. La decisione di adottare un calcolo pensionistico interamente contributivo è vista come l’unica soluzione sostenibile per il bilancio dello Stato, evitando così costi insostenibili previsti per una Quota 41 “pura”. Il governo punta così a mantenere gli impegni del Pnrr senza compromettere le risorse destinate ad altre priorità come la riduzione del cuneo fiscale e il taglio dell’Irpef. |