Oggi a partire dalle 15 il Governo presenterà a imprese, parti sociali ed enti territoriali la rimodulazione del Pnrr, che toccherà quasi tutti i 240 obiettivi ancora da raggiungere, collegati alle ultime due rate del Recovery (41,2 miliardi). L’obiettivo: evitare perdite di fondi UE, spostando le risorse su misure più avanzate, per ridurre il rischio di non centrare i target concordati con Bruxelles.
Tagli e riallocazioni previste:
• GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori): riduzione di 1 miliardo. Il target scende da 800.000 a 600.000 persone coinvolte.
• Comunità energetiche: sottratto 1 miliardo per eccesso di finanziamento.
• Transizione 5.0: restano inutilizzati 4,16 miliardi, pari al 66,8% della dotazione.
In molti casi si utilizzeranno le Facility, veicoli finanziari che allungano i tempi di spesa fino a tre anni oltre la scadenza del 2026, gestiti da Cdp e Invitalia tramite Financial Agreement con i beneficiari finali. Ad esempio le misure «verdi», tra Comunità energetiche, agrivoltaico e biometano, dovrebbero confluire in una Facility da quasi 3 miliardi per allargare l’orizzonte temporale di quegli interventi. Nel complesso, questi veicoli finanziari raccoglierebbero circa 10 miliardi, per una quota importante destinati a finanziare incentivi “semiautomatici” a burocrazia ridotta a favore delle imprese.
La proposta sarà trasmessa a Bruxelles entro il 30 settembre. Il 1° ottobre verrà illustrata alla Camera dal ministro Foti.