BANDA LARGA AL 2%: SALTA LA SCADENZA DI GIUGNO

Il programma banda larga, previsto dal PNRR e fondamentale per l’innovazione e la produttività del paese, non riuscirà a rispettare gli obiettivi di giugno 2023. Infatti i numeri civici connessi adesso sono solo l’1,8% contro il 15% da raggiungere entro fine mese. Il piano “Italia a 1 Giga”, che porta in dote circa 3,5 miliardi ripartiti in 15 lotti gestiti da Tim e Open Fiber, è quello più a rischio. La gara, che intendeva coprire con la fibra zone con un solo operatore privato, stabiliva obiettivi semestrali, recuperabili in due semestri, svincolati dalla Ue ma imposti come limite nazionale dal precedente governo. Nonostante questa precauzione si sta per ripetere lo stesso scenario del 31 dicembre 2022 quando non si riuscì a rispettare l’obiettivo dell’1% dei numeri civici: attualmente Open Fiber è all’1,9% dei civici collegati e Tim all’1,6%. Il problema alla radice di una situazione del genere è stato che molti dei numeri civici da connettere si sono rivelati inesistenti o privi di unità immobiliare. Un’altra scadenza che non verrà rispettata è quella delle aree coperte con il Progetto 5G-densificazione poiché 109 sono in lavorazione ma nessuna è stata connessa.