Il percorso di digitalizzazione all’interno del PNRR procede in modo positivo, con avanzamenti rilevanti nella telemedicina, l’implementazione del fascicolo sanitario elettronico e la modernizzazione delle attrezzature obsolete. Tuttavia, sorgono ancora alcune sfide, inclusi problemi relativi alle competenze e disparità regionali. L’attenzione si proietta già al periodo “post-2026”, dopo la scadenza del PNRR. Fidelia Cascini, docente presso l’Università Cattolica ed esperta di sanità digitale per la Salute, sottolinea che tutte le Regioni hanno presentato le proprie esigenze nei servizi di base della telemedicina, e ora è fondamentale monitorare l’effettiva implementazione dei piani. Sul fronte dell’obsolescenza delle attrezzature, Antonio Spera, presidente e Amministratore Delegato di GE Healthcare Italia, propone di prendere spunto dal modello francese, il quale disincentiva l’invecchiamento tecnologico mediante una riduzione dei rimborsi per le prestazioni.