Avanzamento PNRR: 8,2 miliardi attesi entro giugno; critica l’attuazione al Sud; le revisioni per garantire l’utilizzo dei fondi entro il 2026



Il governo punta a incassare 18,2 miliardi di euro entro giugno, relativi alla settima rata del PNRR. Con questo versamento, l’Italia raggiungerebbe 140 miliardi su 194,4 totali. Tuttavia, la spesa effettiva rimane contenuta: alla fine del 2024 si attestava sotto i 64 miliardi, oggi è stimata attorno ai 70 miliardi, circa la metà del totale disponibile. Permangono forti criticità infrastrutturali nel Mezzogiorno, nonostante il vincolo territoriale sui fondi. La difficoltà a rispettare i tempi tipici dei lavori pubblici italiani rappresenta un freno all’attuazione concreta, in particolare per gli interventi più complessi. L’attenzione ora è massima su come riassegnare le risorse nei settori e nei progetti che mostrano maggiore capacità di avanzamento, anche con interventi normativi o regolatori ad hoc. La possibilità di spostare una parte dei progetti verso i fondi di coesione, soprattutto quelli che rischiano di non essere completati entro il 2026, resta una delle opzioni in valutazione.