AVANZA IL CARICAMENTO SU REGIS: IL 61% DELLE RISORSE COLLEGATE A UN PROGETTO RISULTA AVVIATO O IN FASE DI PARTENZA

L’ultimo censimento eseguito dall’Ispettorato generale per il PNRR del ministero dell’Economia riguardante la piattaforma Regis, l’organo che sorveglia tutti i segmenti del Recovery italiano, ha rilevato 178.353 progetti, con un costo ammissibile a finanziamento di 117,5 miliardi di euro, il 61% delle risorse del PNRR. Di conseguenza, la rivisitazione del Piano italiano che il governo vuole trasmettere a Bruxelles entro il 31 agosto dovrebbe concentrarsi sul restante 39% di risorse comunitarie ancora non utilizzate. Tuttavia, questo riadattamento prevede una riconsiderazione più ampia poiché Palazzo Chigi sembra rimanere scettico sulla possibilità di rispettare i tempi del Piano, anche per quanto riguarda progetti già avviati. In alcuni casi limite, dove non sarà possibile raggiungere l’obiettivo entro il tempo previsto, si dovrà negoziare, probabilmente con difficoltà, con il ministero o altre parti interessate, affinché si facciano da parte le risorse per riorganizzare il PNRR. Questo è un problema specialmente nei confronti degli enti territoriali, che temono la possibilità di un orientamento che potrebbe privilegiare la concentrazione di risorse su pochi grandi progetti. La stessa dichiarazione d’interesse è stata espressa per l’integrazione fornita dal RepowerEu dal ministro per il PNRR Raffaele Fitto, che dovrebbe contenere i grandi progetti strategici per rafforzare l’autonomia energetica. Il timore maggiore è di non riuscire a raggiungere gli obiettivi previsti per la quarta rata di giugno e soprattutto per la quinta di fine anno. Si attende inoltre l’approvazione ufficiale della terza rata da parte della Commissione europea, che dovrebbe giungere a breve.