ASSUNTI 3.700 RICERCATORI: TORNANO I LIVELLI PRE-CRISI DEL 2008

Le iniziative intraprese per il settore dell’Università e della Ricerca prevedono la spesa di 11 miliardi di euro su un totale di 31 stanziati nell’ambito della Missione 4 previste. Questo modello organizzativo Hub&Spoke, che prevede cinque centri nazionali, 11 ecosistemi di innovazione, 14 partenariati di ricerca e 30 infrastrutture di ricerca, ha fornito risultati visibili in soli 15 mesi. Il numero dei ricercatori a tempo determinato (di tipo A) è aumentato del 54%, ossia 2.700 in più. Il numero di ricercatori di tipo B (coinvolti nell’attrarre giovani dall’estero) è cresciuto del 20%, con più di mille unità aggiuntive in più rispetto a circa un anno fa. Grazie a queste iniziative, in totale, ci sono state 3.700 nuove assunzioni. Questi risultati sono anche dovuti all’impegno del Governo in questo settore, con stanziamenti minori oltre al PNRR. Si prevede che l’obiettivo di 4.200 nuovi ricercatori sarà presto raggiunto. Resta il fatto che l’impegno più importante per chi fa ricerca consiste nell’avere ricercatori e infrastrutture. In riferimento alle infrastrutture, l’Infn sta già lavorando su oltre un terzo delle procedure di acquisizione. Questo processo ha riportato il sistema della ricerca italiana ai valori precedenti alla crisi del 2008. Questa serie di iniziative ha fatto posizionare l’Italia, lo scorso anno, al secondo posto dopo la Germania per quanto riguarda le sovvenzioni ERC vinte e superare l’Olanda per il numero di vincitori ERC che hanno scelto il nostro Paese.