Arvedi Ast ha presentato al Mimit un piano industriale da 560 milioni di euro per il rilancio dello stabilimento di Terni entro il 2028, con interventi su efficienza produttiva, sicurezza e sostenibilità ambientale. Il piano prevede investimenti in impianti innovativi per la decarbonizzazione dell’acciaio, tra cui un nuovo forno elettrico, l’uso di biocarburanti e idrogeno verde, oltre a sistemi avanzati di riciclo e trattamento scorie. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sosterrà il piano con un finanziamento a fondo perduto di 70 milioni di euro, di cui 60 milioni attraverso un contratto di sviluppo, in sostituzione dei fondi PNRR inizialmente previsti per il settore “hard to abate”, ora non più accessibili. L’azienda ha confermato il proprio impegno a mantenere i livelli occupazionali, condizione ritenuta essenziale per la firma dell’Accordo di Programma, attesa entro maggio. Intanto, circa 300 milioni di investimenti sono già stati attuati. I sindacati chiedono tempi rapidi per l’intesa, pur rilevando un ridimensionamento del progetto rispetto alle prime ipotesi, in particolare sulla produzione di acciaio magnetico. |