APPROVATO IL CAPCOE, ULTIMO DEI PIANI ITALIANI, PER MIGLIORARE LA MACCHINA AMMINISTRATIVA

Con l’approvazione da parte della Commissione Europea del programma nazionale “Capacità per la Coesione”, ribattezzato CapCoe, è stato completato il quadro degli oltre 50 programmi operativi italiani che dal 2023 al 2029 dovranno portare a spendere circa 40 miliardi di risorse europee tra il Fesr e il Fse+, a cui vanno aggiunti altri 30 miliardi di cofinanziamento nazionale. L’obiettivo di questo programma nazionale è quello di rendere più efficace la macchina amministrativa e migliorare la capacità di utilizzo dei fondi strutturali europei e nazionali. In particolare, l’importo complessivo sarà di un miliardo e 267 milioni e servirà a finanziare, soprattutto nelle regioni del sud, almeno 2.200 assunzioni, strutture territoriali di supporto agli enti locali, formazione professionale, sostegno ai piani di rigenerazione amministrativa (PRigA), supporto alla governance e all’attuazione della politica di coesione 2021-2027. Le condizioni vincolanti sono però due: nel 2027 la spesa totale dei fondi europei dovrà essere di 20 punti superiore a quella del 2020 (40%) e si terrà in considerazione il numero di progetti realizzati, su quelli complessivamente finanziati, sempre in rapporto alla programmazione 2014-2020. La Commissione Europea ha inoltre chiesto la revisione dei meccanismi di assunzione, prevedendo per i nuovi assunti un inquadramento adeguato nelle fasce retributive della PA e la stabilizzazione alla fine del programma. Entro fine giugno dovranno dunque essere sviluppati piani di azione per le 7 regioni del Mezzogiorno. Per supportare il processo dovrebbe nascere una scuola di formazione dedicata alla politica di coesione così da formare e aggiornare giovani laureati, amministratori e professionisti.