Il Consiglio dei ministri del 28 settembre ha approvato i testi dei tre decreti sulla riforma del processo penale, civile e sull’ufficio del processo. Le misure approvate dovrebbero consentire, a regime, di ridurre i tempi di durata del 40% nel settore civile e del 25% nel penale a fare data dal 2026. I testi sono stati approvati senza modifiche importanti, la più significativa riguarda l’estensione di competenza per i giudici di pace per le cause relativi a beni mobili fino a 10 mila euro e per le controversie relative a incidenti stradali fino a 25mila euro. A supporto dell’attività giurisdizionale ordinaria è prevista una struttura di supporto di giovani giuristi e, tra gli elementi di innovazione, vi è il caso dello spazio dato alla giustizia riparativa nel penale oppure delle norme sul diritto di famiglia nel civile o la volontà di ridurre il numero dei procedimenti destinati ad approdare nelle aule di tribunale (forme alternative di risoluzione delle controversie).
