Secondo l’Ance, la manovra fiscale in corso prevede un’imposta totale di 1,9 miliardi nei prossimi tre anni che metterà a rischio la liquidità delle imprese edili. L’Associazione esprime preoccupazione poiché tali risorse, anziché sostenere il settore delle costruzioni, non verranno indirizzate verso la riduzione fiscale per l’edilizia e la rigenerazione urbana. Inoltre, si evidenzia la mancanza di supporto per il Superbonus e l’innovazione edilizia. Nonostante un aumento del fondo di 300 milioni per il caro materiale, l’Ance ritiene che sia insufficiente a sostenere i progetti in corso. Il PNRR non riesce a compensare l’arresto delle agevolazioni fiscali per la qualificazione degli edifici. L’accento sul finanziamento del Ponte sullo Stretto, ricevendo la maggior parte delle risorse, solleva preoccupazioni sull’equa distribuzione di fondi per altri interventi urbani e la riduzione della pressione fiscale.