Alcuni aggiornamenti sugli avvisi relativi agli investimenti in economia circolare in scadenza il 14 febbraio (Missione 2, Componente 1, Investimenti 1.1 e 1.2)

Il 14 febbraio scadranno gli avvisi sugli investimenti in economia circolare (relativi alla Missione 2, Componente 1, Investimenti 1.1 e 1.2) pubblicati a ottobre. Si tratta di risorse pari a 2,1 miliardi di euro per migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare, puntando a finanziare progetti per il rafforzamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata e l’ammodernamento o lo sviluppo di nuovi impianti di trattamento, colmando il divario tra Nord e Sud del Paese e realizzando progetti flagship altamente innovativi per le filiere strategiche.

In un comunicato stampa, il MITE informa di star monitorando la situazione, per comprendere eventuali criticità o fabbisogni emersi in fase di ideazione e presentazione delle proposte e anche tramite le associazioni di categoria che segnalano un fortissimo interesse dei potenziali beneficiari per le misure avviate. Ad esempio, Utilitalia (la Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia) stima, sull’investimento 1.1 (indirizzato agli enti pubblici) una potenziale richiesta di investimenti (1,6 miliardi) superiore alla complessiva dotazione stanziata (1,5 miliardi). Altro punto di attenzione è la distribuzione geografica delle proposte, considerato che, proprio perché le maggiori criticità strutturali dei servizi si registrano al Centro-Sud, gli investimenti attivati vincolano il 60% delle risorse a quei territori. Al momento, i dati estratti dalla piattaforma online per le candidature fanno registrare valori in linea con tale distribuzione: dal centro-sud proverrebbero il 55% delle domande per l’investimento 1.1 (enti pubblici) e il 60% delle domande per l’Investimento 1.2 (imprese). Un dato ancora parziale poiché moltissime domande in compilazione non hanno raggiunto un grado di completezza tale da poter loro attribuire la corrispondente area geografica (per l’Investimento 1.1, il 40% delle domande in compilazione).