Alcune reazioni alla proposta del nuovo bilancio europeo

Prima della presentazione della proposta di bilancio, europarlamentari e governatori locali si erano opposti alla centralizzazione dei fondi territoriali: alla Commissione era arrivata una nota firmata da 149 regioni europee. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, aveva scritto una lettera dopo la Conferenza Stato-Regioni del 10 luglio.In seguito al 16 luglio, il Parlamento europeo – che dovrà approvare il bilancio – ha avvertito come “spingere i programmi di successo in mega-fondi ombrello rischi di compromettere politiche collaudate che hanno dato risultati concreti e migliorato il tenore di vita”. E ha paventato che questa riforma possa “indebolire il ruolo delle autorità regionali e locali nella gestione dei fondi, mettendo gli agricoltori contro le regioni o le regioni contro i governi nazionali”.A livello di Stati, la Germania respinge il bilancio Ue da 2.000 miliardi di euro proposto dalla presidente Ursual von der Leyen, giudicando l’aumento “inaccettabile”. “Un aumento complessivo del bilancio dell’Ue non è accettabile in un momento in cui tutti gli Stati membri stanno compiendo notevoli sforzi per consolidare i propri bilanci nazionali”, ha dichiarato il portavoce del governo tedesco Stefan Kornelius in una nota. “Pertanto non potremo accettare la proposta della Commissione”, ha aggiunto.

Per l’Italia il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, intervenendo al Consiglio Affari generali, ha dichiarato che “quello che viene presentato è un quadro che ci convince solo molto parzialmente, anche perché avevamo auspicato una semplificazione che non vediamo e soprattutto perché questa idea dei piani Paese e del piano di partenariato nazionale regionale ci vede molto, ma molto dubbiosi, per non dire contrari”. In merito alla coesione il ministro ha sottolineato che «la condizionalità rischia di diventare un elemento negativo”. Bene il fondo per la competitività, ma «la tassazione per le imprese mi pare un fuor d’opera”.