AL GOVERNO LA DECISIONE SU 120 MILIARDI DI PRESTITI IN BALLO 

La Commissione europea ha fatto presente al governo italiano che i suoi impegni per l’erogazione dei fondi (19 miliardi di euro) non sono stati del tutto rispettati. Secondo quanto riferito da Bruxelles, ci sono ancora alcune questioni aperte, ma non insormontabili. Si prevede che la Commissione possa autorizzare un pagamento parziale della tranche, come è successo con la Lituania a febbraio (che ha ottenuto 31 impegni su 33). Fonti non ufficiali hanno rivelato che la Commissione mette in dubbio la costruzione di due stadi e di un impianto di riscaldamento alimentato con fonti rinnovabili, così come le modifiche alla concessione di alcuni porti. Il governo Meloni dovrà anche decidere se rinunciare a una parte dei prestiti (che ammontano a circa 120 miliardi di euro). La Commissione europea ha continuato a sostenere che, se l’Italia presentasse entro aprile modifiche al PNRR, insieme a un nuovo capitolo tutto dedicato alla transizione ambientale, allora sarebbe certamente possibile un punto di incontro tra entrambe le istanze. Altri paesi membri come la Germania, la Finlandia e il Lussemburgo hanno chiesto anche loro di apportare modifiche al loro Pnrr. L’Italia tuttavia è un caso particolare, in quanto è il paese che più beneficia dei fondi del NextGenerationEU e per il fatto che tale programma è stato realizzato appositamente per aiutarla tenuto conto dell’importanza della sua economia.