La ministra Carfagna ha inviato alla Commissione UE la bozza di Accordo di partenariato. Oltre 56 miliardi (cioè i due terzi) andranno a finanziare Programmi regionali (POR), mentre il resto andrà ai Programmi nazionali (PON).
I PON previsti nel testo dell’Accordo inviato a Bruxelles, i cui dettagli quindi non sono ancora definitivi ma oggetto di confronto con la Commissione UE, sono i seguenti:
- Salute: si tratta di un Programma inedito, rivolto a superare le disparità territoriali e sociali attraverso il contrasto alla povertà sanitaria e il rafforzamento di medicina di genere, prevenzione e tutela delle persone con disagio psichico, in particolare tra le fasce più vulnerabili nelle regioni meno sviluppate: circa 620 milioni di euro;
- Innovazione, ricerca e competitività per la transizione verde e digitale: comprende anche azioni rilevanti in materia energetica: oltre 5,6 miliardi di euro;
- Cultura: per rivitalizzare i luoghi della cultura e altri spazi nelle regioni meno sviluppate: circa 650 milioni di euro;
- Metro Plus: potenzia l’analoga esperienza del ciclo precedente, estendendola anche alle città medie del Mezzogiorno e guardando in particolare al miglioramento della qualità della vita in periferie e aree marginali: circa 2,9 miliardi di euro;
- Sicurezza e legalità: per contrastare attività criminali e illecite e rafforzare i presidi di sicurezza, al fine di tutelare lo sviluppo di territori e attori economici: circa 580 milioni di euro;
- Scuola e competenze, per il contrasto alla povertà educativa e la dispersione scolastica, in particolare al Sud: oltre 3,8 miliardi di euro;
- Inclusione e povertà: proseguirà l’opera di avvio di servizi con caratteristiche e standard omogenei su tutto il territorio nazionale, estendendo l’intervento anche a minori in condizioni di disagio, anziani non autosufficienti e disabili: oltre 4,1 miliardi di euro (da consolidare a regime con risorse ordinarie);
- Giovani, donne e lavoro: per la creazione di nuova occupazione “di qualità”, soprattutto giovanile e femminile: circa 5,1 miliardi di euro;
- Capacità per la coesione: rivolto al reclutamento di alte professionalità a tempo determinato, destinate al potenziamento delle strutture impegnate nella gestione dei fondi di coesione: circa 1,3 miliardi di euro;
- Just Transition Fund: per l’attuazione del programma europeo, rivolto in Italia alla decarbonizzazione delle aree di Taranto e del Sulcis Iglesiente: circa 1,2 miliardi di euro.
Il cronoprogramma imposto dal ministro prevede di superare entro le prossime settimane le tappe intermedie (intesa in Conferenza Unificata e approvazione al Cipess) per giungere a notificare l’Accordo di Partenariato alla Commissione Europea entro l’obiettivo dichiarato di metà di settembre.
Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina web del Ministero per il Sud e per la Coesione Territoriale