Agenas gestirà la transizione digitale del Servizio Sanitario Nazionale

La quinta riunione del Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale ha affidato ad Agenas la governance della digitalizzazione del servizio sanitario. Come riportato da Quotidiano Sanità, il primo passo sarà realizzare la piattaforma nazionale di telemedicina, che gestirà i servizi nazionali abilitanti per l’adozione nei territori (ad esempio l’integrazione con l’identità digitale e pagoPA). La procedura di attivazione scelta per la piattaforma nazionale sarà quella del Private Public Partnership (PPP), nella quale soggetti privati possono proporre soluzioni tecnologiche, tra cui il Governo sceglierà la più rispondente alle proprie esigenze. Agenas con il supporto del MITD, raccoglierà le manifestazioni di interesse a partire da gennaio 2022, dopo la pubblicazione di uno specifico avviso.  

L’identificazione delle specifiche applicazioni per i servizi di telemedicina – come la televisita, il telecontrollo, il teleconsulto, il telemonitoraggio – sarà invece affidata a livello regionale tramite regioni capofila, con l’obiettivo di selezionare applicazioni innovative e scalabili secondo requisiti definiti dalla piattaforma nazionale. Le regioni capofila saranno individuate su proposta dei Ministeri degli Affari Regionali, della Salute del Digitale e cureranno le procedure di acquisizione dei servizi di telemedicina. Tra queste soluzioni, tutte le regioni potranno scegliere i servizi che si adattano meglio alle loro esigenze, utilizzando le stesse procedure. I fondi del PNRR saranno erogati quindi alle regioni che attiveranno servizi di telemedicina selezionati dagli specifici bandi. Si è inoltre deciso di costituire, all’interno di Agenas, una struttura dedicata alla governance della sanità digitale, con l’iniziale supporto del MITD, così da poter stabilire e rendere obbligatori standard omogenei per tutte le piattaforme pubbliche di sanità digitale, al fine di consentire la portabilità dei dati sanitari, certificare soluzioni tecnologiche e governare l’interoperabilità e la scalabilità a livello centrale.