A RISCHIO LE SCADENZE DI MARZO

Entro il 31 marzo, il governo italiano dovrà completare 12 scadenze europee vincolanti del PNRR. Secondo un report pubblicato da OpenPolis, ad oggi ne risultano 9 in corso, 3 a buon punto e nessuna completata. Tra gli interventi che devono essere portati a termine, ci sono quelli riguardanti l’idrogeno per l’energia e la riforma del codice dei contratti pubblici. Il prossimo controllo da parte di Bruxelles è previsto per fine giugno, al termine del primo semestre dell’anno, anche se la richiesta di risorse inviata alla fine del 2022 deve ancora essere valutata dalle istituzioni Ue e, fino a quando non verrà inviata una richiesta di modifica e non verrà approvata, il PNRR rimarrà quello attuale.