Ci sono 3 miliardi di euro per i crediti di imposta Transizione 4.0 non utilizzati nel 2022. Allo stato attuale le aliquote per i beni strumentali funzionali alla digitalizzazione passerebbero dal 40% al 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; dal 20% al 10% per investimenti fino a 10 milioni di euro e dal 10% al 5% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro. Le aliquote verrebbero dunque dimezzate nel 2023. La proposta del Ministero delle imprese e del Made in Italy è di traslare le risorse non utilizzate per preservare anche il prossimo anno le aliquote attuali. Una delle ipotesi sul mancato utilizzo delle risorse risiede negli investimenti di taglio minore effettuati dalle micro e piccole imprese rispetto a quanto ci si aspettava per la crisi energetica.
